Con l’evolversi della medicina e della chirurgia, in modo particolare nel XX° secolo, si espandono e si perfezionano alcuni metodi di cura legati a particolari traumi o patologie dell’organismo umano, nei quali si rende necessario l’immissione di plasma nel soggetto malato, prelevato da un individuo sano. Per far fronte alla maggior richiesta da parte delle strutture ospedaliere per evitare inique ed indebite speculazioni economiche sul commercio della linfa vitale, nasce anche in Italia alla fine degli anni Venti, l’ “Associazione Volontari Italiani del Sangue” che si presenta con la sigla A.V.I.S.
E’ bene subito precisare che l’ AVIS è una organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) ed è stata fondata nell’anno 1927 a Milano dal dott. Vittorio Formentano con lo scopo di raggruppare tutti coloro che donano volontariamente, gratuitamente ed anonimamente il proprio sangue e svolge la propria attività nel settore socio-sanitario conformemente alla legge 11/08/1991 n. 226.
L’AVIS ha un proprio Statuto ed un Regolamento di attuazione cui sono vincolati tutti gli aderenti.
Tale Statuto è conforme alle disposizioni di legge sia in materia trasfusionale (legge 107 del 4 Maggio 1990) che in materia di volontariato (legge 266 del 11 agosto 1991). Inoltre con l’entrata in vigore del D.Lgs. 4/12/1997 n. 460 l’AVIS é diventata anche una ONLUS (Organizzazione non Lucrativa e di Utilità Sociale) .
L’AVIS è presente su tutto il territorio nazionale con una struttura ben articolata, suddivisa in 3.032 sedi Comunali, 94 sedi Provinciali, 22 sedi Regionali e l’AVIS Nazionale, il cui organo principale è il Consiglio Nazionale. Sono inoltre attivi 773 Gruppi Avis, organizzati sopratutto nelle aziende, sia pubbliche che private, come ulteriore testimonianza della presenza associativa nel tessuto sociale.